Versace: basta con le pellicce

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Donatella Versace - photo by David Shankbone

La notizia gira in rete già da qualche ora e arriva da una fonte attendibile ovvero un’intervista che Donatella Versace ha appena rilasciato a Luke Leitch su ‘1843’, il magazine online di ‘The Economist’; sembra proprio che anche la Maison della medusa andrà ad aggiungersi ai marchi deluxe che hanno rinunciato alla pelliccia animale, gli ultimi in ordine di tempo Armani, Gucci e Michael Kors.

L’intervista, che ripercorre soprattutto gli ultimi 20 anni della vita privata e professionale della Versace, dalla morte cioè del fratello Gianni, parla soprattutto di cambiamenti ed è in questo senso che rientra l’affermazione della direttrice creativa del marchio sul rifiuto di utilizzare pellicce naturali nelle sue collezioni: “Pelliccia? Ne sono fuori. Non voglio uccidere animali per fare moda. Non è giusto“, così dice Donatella a Leitch che subito dopo l’affermazione della stilista esprime egli stesso la propria incredulità in quanto, al momento della stesura dell’articolo, il sito del brand parlava ancora di “cappotti impreziositi di pelliccia da far girare la testa”.

Ciò che ci auguriamo è che alle parole di Donatella Versace seguano fatti concreti perché il marchio è stato per anni sinonimo di utilizzo di pelliccia, tra cui visone e coniglio, tanto da essere spesso bersaglio delle proteste degli animalisti tra cui PETA, che in passato ha effettuato vari blitz e interruzioni di sfilate.

Versace è un marchio di lusso massicciamente influente – ha dichiarato Claire Bass, direttore esecutivo della divisione britannica di Humane Society International (HSI) – la sua decisione di smettere di usare la pelliccia dimostra che la moda etica e sostenibile non è mai stata tanto influente come oggi“.

Che Donatella Versace abbia fatto questa rinuncia perché ci crede veramente o soltanto perché lo stanno facendo molti suoi colleghi, poco importa. A noi importa che sia vero.

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