E’ sempre bello scoprire marchi che già dalla loro fondazione nascono con la volontà di essere sostenibili e se poi sono made in Italy ancora meglio! E’ il caso di Womsh, brand di sneaker creato nel 2014 da Gianni della Mora in quel di Vigonza, Padova, che ha come mission quella di diffondere l’amore e il rispetto per l’ambiente.
Womsh è l’acronimo di ‘Word Of Mouth Shoes’ (tradotto letteralmente sarebbe ‘scarpe passaparola’, quindi la volontà intrinseca di diffusione di buone pratiche) e il suo manifesto è l’affermazione di una possibile convivenza tra moda e sostenibilità: “Crediamo nel cambiamento che porta a una vita più in armonia con la natura. Siamo convinti che insieme si possa arrivare lontano. Un piccolo gesto replicato può portare a risultati inaspettati. Inizia tutto da una scelta”. E infatti l’hashtag associato al marchio è #choosethechange.
Le sneaker Womsh si compongono di cinque linee ma a noi interessa parlare soprattutto della linea vegana, la più innovativa e sostenibile, realizzata con Appleskin, bio-polimero prodotto dall’azienda italiana Frumat Leather con scarti di mele dell’Alto Adige (bucce e torsoli) miscelati per il 50% a poliuretano e accoppiati ai tessuti. Frumat Leather ha vinto il premio ‘Technology and Innovation’ al Green Carpet Fashion Award del 2018, perché il materiale non è solo biodegradabile ma interpreta appieno la filosofia legata all’economia circolare recuperando cellulosa altrimenti destinata alla termo-valorizzazione.
Anche le fodere delle sneaker seguono il principio della sostenibilità con l’utilizzo del cotone riciclato, mentre riguardo alla gomma l’azienda ammette e contemporaneamente assicura che è un aspetto su cui sta lavorando già per la collezione 2020.
Le sneaker, non solo quelle vegane, seguono poi un (ri)ciclo continuo, dato che le vecchie paia possono essere restituite a carico dell’azienda per venire poi trasformate in granulato utilizzato per la realizzazione di pavimentazione per i parchi gioco dei bambini.
Anche il packaging è realizzato con cartone riciclato.
Womsh partecipa, in collaborazione con Lifegate, al progetto ‘Impatto Zero’, che ha come scopo la compensazione delle emissioni di CO2 rilasciate nell’atmosfera e a ‘Foreste in piedi’, per la tutela di 560 ettari di foresta amazzonica che il Brasile ha dato in concessione d’uso a 27 famiglie della comunità di San Pedro, con l’obiettivo di prevenire e contrastare la deforestazione, gli incendi dolosi, attività di caccia illegali e altri reati ambientali.
Mentre acquistando un paio di sneaker Womsh della linea vegan, il consumatore compie un piccolo gesto di sostenibilità permettendo di piantare un albero di cacao in Camerun con la collaborazione dei contadini locali.
Qualche numero? In cinque anni Womsh ha provveduto a creare e preservare 12.000 metri quadrati di foresta equatoriale, nel 2018 ha riciclato ben 1500 paia di sneaker, dal 2014 ha compensato 74 tonnellate di emissioni di anidride carbonica, mentre il 90% dell’energia utilizzata in azienda proviene da fonti rinnovabili.
#choosethechange e passateparola!