Per l’intervista di questo fine mese avevo già un’idea ma poi coincidenza (che poi io alle coincidenze non ci credo) ha voluto che proprio oggi uscisse qualcosa che ci riguarda da vicino, anzi, che riguarda proprio eco-à-porter e la sottoscritta. Così mi sono detta: ma perché non auto-celebrarsi un po’, una volta ogni tanto? Soprattutto se l’auto-celebrazione non è fine a se stessa ma ci aiuta e aiuta gli altri, e in questo caso le altre donne, a uscire da noi stessi, apprezzarci e/o farci apprezzare per le nostre qualità, le nostre doti, i nostri talenti, grazie cui abbiamo raggiunto un obiettivo importante, ben venga.
Così oggi intervisto me stessa o meglio riporto l’intervista che Federica Gabardi, formatrice e coach di empowerment delle donne di stanza a Seattle, dove insegna Comunicazione e Leadership al Community College, mi ha fatto per la sua rubrica ‘Coraggiose e vincenti’.
Federica l’ho conosciuta su LinkedIn e quando mi ha proposto questa intervista, la mia prima reazione è stata “ma io sono ‘coraggiosa e vincente’?” “posso considerarmi una donna dai superpoteri?” Ho ripercorso in time lapse la mia vita ma soprattutto i miei ultimi anni, soprattutto quelli che mi hanno portata ad aprire questo blog e a tutto quello che ne è derivato e mi sono risposta.
Ho messo in questo progetto tutta me stessa; dopo anni e anni di progettualità mentale e una serie di elucubrazioni in cui portavo avanti la mia attività di giornalista free-lance facendo mille cose trasversali, sentivo che dentro di me c’era sempre quell’urgenza di fare qualcosa di concreto per ciò che mi stava a cuore ovvero, in primis, gli animali e poi l’ambiente in cui vivono e la natura tutta.
Oltre che attivista animalista mi sono detta: perché non crei uno spazio tuo in cui realtà che si sentono affini al tuo modo di pensare possano convergere e trovare voce, marchi, designer, aziende con il pallino della responsabilità e della consapevolezza ambientale e dietro di loro, storie, tante storie.
Quindi da sola, senza alle spalle studi bocconiani o master prestigiosi ma solo la mia lunga gavetta professionale e la mia passione, mi sono buttata in questa avventura del blog con anima e corpo e nel frattempo, diciamo nel prima e durante tra concepimento, incubazione e ‘parto’, ci sono stati il terremoto che ha ferito il centro Italia e anche la regione, le Marche e la città dove vivo, Macerata, una profonda crisi personale e coniugale sfociate in una soffertissima separazione e il Covid, con il lockdown e tutto ciò che ne è seguito.
Problemi, anche economici, momenti di stasi, down pazzeschi mi facevano pensare che non ce l’avrei fatta, che questo blog si sarebbe arenato per mancanza di opportunità, di possibilità, di tante cose. Invece siamo, io e lui, lui ed io, ancora qua. Per questo ho detto di sì a Federica Gabardi. E questa è la nostra intervista.
Che paure hai dovuto affrontare nella tua storia?
L’idea del blog me la portavo dietro da parecchio tempo; essendo già giornalista e occupandomi di moda, l’idea di dedicare uno spazio a quella etica mi girava per la testa da un po’, soprattutto per la mia passione per gli animali (sono attivista animalista) e la natura e dopo aver frequentato un corso di giornalismo ambientale a Roma nel 2008. Ma in qualche modo non mi sentivo pronta e forse erano proprio certe ‘paure’ a bloccarmi: la paura di non riuscire a gestire la cosa, la paura del fallimento, la paura di un seppur piccolo investimento economico, la paura che non passasse il messaggio che volevo mandare, cioè di condivisione e diffusione di pratiche virtuose legate a una moda altra, fatta di ritmi lenti, tanto artigianato e storie da raccontare. E poi, forse, la paura più grande, quella di dare forma al ‘progetto della vita’ o meglio quello della maturità, come se rappresentasse una sorta di passaggio a un lavoro tutto mio, concepito e realizzato da me, su cui avevo pieni poteri ma anche tante responsabilità.
Che superpotere ti ha aiutata?
Più di uno credo e perlopiù a mia insaputa, perché l’ho capito col senno di poi, di avere dentro di me tutto ciò che serviva per affrontare questa sfida. Mi ha aiutata sicuramente la grande passione per il progetto, il crederci, sentire che lo volevo fare non solo per me stessa ma per dare il mio piccolo contributo al cambiamento, sentendomi parte di una rivoluzione (perché la moda etica è questo, un movimento rivoluzionario!). Poi una forte determinazione, quella alla “volli, fortissimamente volli’, che mia mamma mi racconta dicessi già da piccola, che va di pari passo con entusiasmo e capacità di non farsi abbattere alle prime difficoltà.
Qualcuno da fuori ti ha incoraggiata o supportata?
Sì, devo dire che i superpoteri sono arrivati anche dall’esterno e non solo dalle persone da cui me l’aspettavo, famiglia e amici ma anche da conoscenti o gente che semplicemente ha saputo del progetto e ha voluto sostenermi, come quando ho lanciato una campagna di crowdfunding, all’inizio, per sostenere le spese di progettazione del sito e mi sono arrivati contributi da chi proprio non immaginavo. È stata una bella soddisfazione e mi ha dato un’ulteriore carica.
Che cosa diresti alla tua te che sta ancora pensando a intraprendere questa avventura?
Fallo, perché hai dalla tua parte una grande arma ovvero la passione. Ti conosco, anche in passato hai fatto e ottenuto grandi cose perché ci credevi e perché l’entusiasmo che ci mettevi nel farle contagiava anche chi ti stava intorno, che si sentiva a sua volta stimolato a supportarti. Fallo perché un giorno il pensiero di non averci provato ti darà più filo da torcere di qualsiasi altro ipotetico nemico.
Grazie Federica per questa opportunità e per avermi fatto capire che sono una donna coraggiosa e vincente! 💪🏼
Trovate l’intervista completa a questo link !