‘Feel the Green’, la filiera italiana della maglieria si racconta

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Avrei voluto parlare di questo bell’evento qualche giorno fa ma ho avuto il sito in manutenzione, comunque poco male, ne scrivo adesso, una settimana di ritardo non toglie importanza a Feel The Green | Behind the Stage, iniziativa pilota organizzata da Feel the Yarn®, marchio registrato del Consorzio Promozione Filati – CPF, che aggrega i più importanti produttori di filati italiani e che, per la prima volta in un unico contesto, ha valorizzato tutti i fattori della filiera italiana della maglieria.

Svoltosi il 23 e il 24 febbraio scorsi alle Officine del Volo di Milano in contemporanea con la Fashion Week, Feel The Green | Behind the Stage è stata una due giorni intensa di mostre, esposizioni, speed date fra aziende e studenti, tutto con il supporto di Pantone®, 4sustainability®, Politecnico di Milano (Dipartimento di Design), Nuova Libra Editrice (che ringrazio per la collaborazione, trovate il testo originale dell’evento a questo link) e Camera Showroom di Milano.

Il tema della sostenibilità, declinato sulla base del sistema 4sustainability® (People, Trace, Materials, Cycle, Chem e Planet), ha rappresentato il fil rouge delle due giornate e non poteva essere altrimenti, data l’importanza ormai assunta all’interno dei processi produttivi nella filiera della moda e non solo.

Un ruolo di primo piano anche per i fattori innovazione e creatività, grazie sia al contributo delle 28 filature associate al Consorzio Promozione Filati (CPF), sia alle molteplici iniziative organizzate. 

Per esempio la mostra The wonder, una serie di ispirazioni fotografiche e materiche per la primavera-estate 2024 a cura di Elisabetta Scarpini con il contribuito di Modateca Deanna e la collaborazione di Camera Showroom di Milano, e la presentazione della collezione della vincitrice dell’edizione 2022 del contest di Feel the Yarn®, Marie Nardi, ex studentessa del Master in Creative Knitwear Design di Accademia Costume & Moda, presente anche con un proprio stand con esposti quattro progetti del Master.

La mostra fotografica di Elisabetta Scarpini

Una reale novità per il settore sono state la capacità di creare commistioni di valore tra mondo del lavoro e scuola, (due le importanti installazioni per ricreare dal vivo la filiera della maglieria e quella del riciclo tessile e tre stand degli istituti scolastici presenti), di ideare occasioni di confronto tra le aziende attraverso i talk e di dare spazio alle filature, chiamate a presentare alcuni dei prodotti sostenibili di loro realizzazione.

I talk sono stati animati da 42 speaker tra imprenditori, istituzioni, moderatori ed esperti del settore chiamati a raccontare la propria esperienza in materia di tracciabilità, trasparenza della filiera, recupero, riuso, riciclo, economia circolare, materie prime sostenibili, rischio chimico e riduzione delle sostanze tossiche e nocive nei cicli produttivi e limitazioni degli impatti ambientali e sociali della produzione.

Tanta roba insomma. Ci si va la prossima volta, che dite?

Le immagini sono courtesy di Feel the Yarn

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