Noi di eco-à-porter l’abbiamo sempre sostenuto, che un altro aspetto fondamentale della moda etica è l’inclusione, non solo sociale ma anche corporea ovvero quella libertà da forme prestabilite, di abiti adatti a tutte le taglie, a più corpi e conformazioni.
A questo proposito, ci è sembrato perfettamente in linea il progetto della designer Luana Cotena, che con la sua startup ‘Alare‘ (dalla combinazione di ‘Alma’ – Anima – e ‘Disfare’, legato al concetto di ‘Anime disfatte che ambiscono alla libertà’), si propone come agenzia di comunicazione e laboratorio creativo che, attraverso l’arte manifatturiera, le nuove tecnologie e la comunicazione di valore, si prefigge di diventare un manifesto sociale e ambientale attraverso abiti/messaggio nati da storie personali.
Sono le vite degli altri, quindi, che aiutano a modellare gli abiti, ispirandoli e rendendoli un simbolo con cui si sottolinea l’importanza dell’unione, della fluidità, dell’inclusione, delle pari opportunità, del riciclo, dell’integrazione sociale, della rigenerazione dei capi. Il tutto discostandosi dal concetto di etichette e taglie al fine di valorizzare l’Essere, l’Essenza e l’Unicità corporea e spirituale.
Una moda umana, insomma, che rispecchia i corpi reali valorizzandoli.
Il primo abito/messaggio si chiama ‘Alare’ e si propone come una voce che affronta la tematica sociale del body shaming e non solo: tutta la sua struttura è nata seguendo lo studio della muscolatura umana e per contrastare i costrutti sociali oppressivi e non inclusivi in cui la bellezza viene distorta e industrializzata.
Andare oltre, quindi, valicare i confini della propria comfort zone, affrontare le proprie paure ed esplorare nuove realtà, per trovare comprensione e tolleranza.
Non è un caso, infatti, che il progetto di Luana Cotena abbia vinto il premio ‘Pari Opportunità’ della Regione Campania, in quanto si impegna a creare un impatto sociale positivo, promuovendo lo sviluppo della comunità, la crescita personale e professionale dei clienti e supporter.
” ‘Alare’, dice Luana, è di tutt* noi e celebra i valori di libertà, corpo e anima proponendosi non solo come brand di moda ma come una voce e una visione in cui è possibile riconoscersi, valorizzarsi e non sentirsi sol*”.
Tutte le immagini sono courtesy @Alare