Miss Janna Swimwear, l’est-etica in spiaggia

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Foto di gruppo - courtesy of Miss Janna

No, l’estate non è finita, anche se è quasi settembre, anche se per molti le ferie sono già un ricordo (e io allora che nemmeno le ho fatte?!), anche se c’è stato un momentaneo drastico calo delle temperature. E allora sì, è ancora tempo di costumi da bagno, soprattutto se sono eco-sostenibili come quelli di cui eco-à-porter ha già parlato, accattivanti come i nomi dei loro brand: Anekdot, Marble Swimwear, Aniela Parys.

Miss Janna l’ho scoperto grazie a un amico tedesco giramondo, beato lui, che conoscendo il blog, quando trova ispirazioni a tema, me le segnala; qualche tempo fa mi ha mandato questa cartolina, che ho incorniciato per farne un post sul profilo Instagram di eco-à-porter e da cui sono partita per raccogliere informazioni sul marchio, che è svedese, di Göteborg e si chiama come la sua fondatrice, Janna Drakeed.

From a postcard of Miss Janna

Una cosa salta subito all’occhio: l’allure vintage. Non solo nelle pettinature e nelle pose delle modelle ma soprattutto nello stile dei costumi da bagno, che riprendono i modelli da pin up anni ’40 e ’50, con i bikini composti da reggiseno avvolgente e culotte a vita alta e gli interi che oggi chiameremmo ‘contenitivi’, quasi a tutina, con la parte bassa a short ma non per questo meno sexy e femminili. L’idea, alla designer, è venuta chiedendo alle proprie clienti che cosa volessero da un costume da bagno, la risposta è stata praticità e appeal, perché i modelli esistenti sembravano troppo sportivi o minuscoli o al contrario coprenti.

Courtesy of Miss Janna

Ciò che invece non è visibile ma è la caratteristica fondante del marchio è la sua eco-sostenibilità; i costumi sono infatti realizzati rigorosamente a mano in ECONYL®, sì, proprio quel tessuto italiano di cui abbiamo già parlato, quello rigenerato dalle reti da pesca e da altri scarti industriali. Come altri designer che producono linee swimwear ecologiche utilizzando ECONYL, anche Janna Drakeed riconosce che il materiale si è rivelato molto più resistente del nylon vergine e durevole negli anni.

Così, oltre all’estetica accattivante, fatta per accentuare la bellezza del corpo femminile senza esporlo, il marchio si pone l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia del pianeta, evitando l’uso di nuove risorse fossili e riducendo contemporaneamente la marea (nel vero senso della parola, dato che le plastiche ormai infestano gli oceani!) di rifiuti esistenti.

Miss Janna vende bene in Svezia ma anche nel resto d’Europa, segno che, aldilà dell’estetica e di una linea che enfatizzi i punti giusti, l’aspetto etico è tenuto in grande considerazione, anzi, a volte è ciò che convince all’acquisto più del modello o di una stampa particolari (i costumi di Miss Janna sono sia a tinta unita che a motivi floreali e marini ispirazione vintage).

 

Quindi avanti donne, che l’estate non è ancora finita e forse adesso trovate anche qualcosa in super-saldo! 😉

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