Oggi, 23 agosto, doveva uscire l’ottava intervista del mese ma questo è un mese un po’ difficile, si sa, uffici stampa chiusi, tutti in ferie e allora eco-à-porter ha deciso di rimandare a settembre l’intervista a Paola Caracciolo, ‘nominata’ da Tiziano Guardini lo scorso luglio.

Ho pensato allora di fare una veloce carrellata dei miei finora sette meravigliosi ospiti, tanto diversi tra loro ma accomunati dalla passione per una moda ‘pulita’, amica dell’ambiente e degli animali, mai scontata e banale ma sempre originale e in certi casi perfino all’avanguardia.

Sass Brown

Ringrazio quindi ognuno di loro per aver accettato con entusiasmo di essere miei ospiti e comincio proprio da Sass Brown, giornalista, scrittrice, insegnante, attivista e tanto altro ancora, vera veterana dell’eco-fashion, gentile, disponibile e, insomma, un bel battesimo per il mio blog che a gennaio era nato davvero da poco!

Huda and Maria of Bokja Design – Courtesy of Bokja Design

Sass ha nominato il duo creativo del brand libanese di interior design Bokja, che racconta le storie del mondo attraverso le proprie creazioni, fatte di materiali nuovi e riciclati lavorati con tecniche tradizionali che enfatizzano lo slow design.

Huda Baroudi, una delle due fantastiche donne di Bokja, mi ha indicato per il mese di marzo Sarah Hermez, fondatrice della libera scuola di Beirut ‘Creative Space Beirut’, che ha nel suo principio fondante la sostenibilità, non solo dal punto di vista creativo ma anche di sostentamento della scuola stessa. Un esempio intelligente di micro-eco-sistema che va dall’istruzione all’occupazione.


Sarah Hermez and Caroline Simonelli


Marina Spadafora in Tanzania for the Oikos project – courtesy of Marina Spadafora

Poi è arrivato aprile con la sua settimana della Fashion Revolution e allora mi sono presa io la libertà di ‘nominare’ Marina Spadafora, coordinatrice di Fashion Revolution Italia, stilista, pioniera della moda sostenibile, viaggiatrice instancabile soprattutto nel Sud del mondo dove ha spesso sostenuto il lavoro delle comunità locali.

 

I tre fondatori di WRAD: Victor Santiago, Silvia Giovanardi e Matteo Ward – courtesy of Maximilian Linz Press & Public Relations

Grazie alla ‘nomination’ di Marina ho conosciuto Matteo Ward, co-fondatore insieme a Victor Santiago e a Silvia Giovanardi, del marchio-manisfesto WRÅD che ha “la mission di fare il possibile per ispirare le persone a manifestare valori intangibili attraverso prodotti tangibili, realizzati nel modo migliore per l’ambiente e le persone”. Il metodo di tintura con la grafite riciclata è ad esempio una delle tecniche utilizzata dal brand per i propri capi.

VIC’s co-founders: Sara Francesca Lisot e Francesca Romana Rinaldi – credits: Federico Simone

Matteo mi ha indicato poi le ragazze di VIC – Very Important Choice, Sara Francesca Lisot e Francesca Romana Rinaldi, che hanno unito i propri percorsi per dare vita a un bel modello di business online con un focus al 100% sulla moda etica. VIC è infatti una piattaforma di ‘affitto’ di capi sostenibili, un bell’esempio di economia circolare in cui tre abiti e/o accessori di marchi etici sono fruibili a 49€ mensili. Tra i designer presenti anche Tiziano Guardini, l’eco-designer del momento che è stato il mio ultimo ospite prima della pausa estiva!

Bella scoperta anche Tiziano, non solo dal punto di vista professionale ma anche umano; di lui mi hanno colpito la sua straordinaria sensibilità e il suo amore per la natura e gli animali e come essi si traducono alla perfezione in abiti e lavorazioni. Tiziano sta inanellando un successo meritato dopo l’altro ed è recentissima la notizia che sfilerà anche alla prossima Fashion Week milanese. Auguri Tiziano e complimenti!


Tiziano Guardini

Bene, carrellata finita. In attesa di Paola Caracciolo, designer di calzature, ospite di settembre nominatami da Tiziano Guardini, ringrazio ancora i miei ospiti di questi primi sette mesi dell’anno, tutti fautori di questo straordinario cambiamento che è sempre meno di nicchia e sempre più globale. W l’eco-moda!

 

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