courtesy of Slow+Fashion+Design.Community

È già tutto nel nome: Slow+Fashion+Design Community, tanto per dare un’idea degli obiettivi di questa associazione di promozione sociale diventata da poco operativa e che ha come filosofia gli stili di vita slow da sostenere e divulgare, promuovendo artigiani e realtà territoriali in svariati settori, dalla moda al design, dal cibo ai viaggi all’architettura. Fondata da Alessandro Crosato, in passato designer per il Gruppo Benetton e per MCS, a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, la piattaforma si pone come polo etico sostenibile che, per ora, serve e si rapporta soprattutto con le produzioni locali ma che mira ad estendersi a livello nazionale.

Circa un anno e mezzo fa – spiega Alessandro Crosato – mi sono reso conto di come le cose nel settore moda stessero cambiando: se le aziende continuavano a procedere come sempre, si iniziavano però a intravedere cambiamenti da parte del mercato e delle coscienze. Ho deciso quindi di fare qualcosa di concreto, creando insieme ad altri 6 soci, tutti provenienti da settori diversi, un’associazione di promozione sociale ispirata ai valori della filosofia slow, che si basa sul concetto di prendersi il giusto tempo per fare prodotti di qualità e nel rispetto dell’ambiente e delle persone”.

Ma in cosa consiste concretamente l’attività di Slow+Fashion+Design Community? Per esempio nell’organizzare eventi e presentazioni per divulgare la filosofia slow, raccontando le storie di artigiani e/o di aziende che operano già con un approccio etico e sostenibile sia nella progettazione che nella vendita. Oppure nel partecipare o promuovere conferenze in cui vengono affrontati diversi temi legati alla filosofia slow e a tutti i suoi vantaggi. Non mancano poi le collaborazioni con periodici editoriali digitali e cartacei e con scuole, università e altre associazioni.

Il primo progetto realizzato da Slow+Fashion+Design Community, presentato lo scorso aprile durante il Salone del Mobile, è EticaLiving, una linea di arredi di lusso in edizione limitata nata dalla collaborazione tra VGnewtrend, azienda veneta attiva nella produzione di arredamento di design e Flavio Ongaro, artigiano specializzato nella lavorazione di tessuti in denim. L’associazione ama definire la collezione ‘una filosofia che diventa materia’ e certo qui i materiali sono d’eccellenza, oltre che sostenibili e lavorati artigianalmente: i tessuti ad esempio sono decorati in modo unico, così che ogni pezzo e ogni decorazione non saranno mai uno uguale all’altro.

Slow+Fashion+Design Community ha un suo sito e tanti progetti da portare avanti, tra cui  anche il rilancio sostenibile dei marchi Henry Cotton’s, Marina Yachting e MCS, gestiti attualmente dal Tribunale di Venezia. La convinzione dei suoi fondatori è che la rivoluzione slow debba partire proprio dai designer, anche per questo l’associazione ha stretto un accordo con Slow Fashion World, piattaforma internazionale con sede in Svezia, per creare a livello mondiale un pool di designer con questo tipo di sensibilità.

 

 

 

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