Si rinnova l’impegno di Milano Unica nella sostenibilità e stavolta l’ho visto con i miei occhi, avendola visitata il 9, l’altro ieri, nella giornata di apertura. Il salone del tessile e degli accessori di alta gamma per l’abbigliamento donna e uomo, che riunisce due volte all’anno il meglio del Made in Italy, ha iniziato il proprio percorso responsabile a ottobre 2017 con il tema ‘Save the Planet’, proseguendolo poi nelle edizioni successive fino a quella di febbraio scorso con un’ulteriore evoluzione.

L’edizione di luglio 2019, che si conclude oggi, presenta un tema in cui creatività e sostenibilità si fondono: ‘FancyGreen, Evergreen’ ovvero ricerca di materiali, processi e trattamenti sostenibili che s’intersecano con il lavoro delle aziende espositrici, impegnate sempre più in processi di produzione che prevedono uso di energia rinnovabile, bassa intensità energetica, sistemi di recupero e riciclo delle acque e delle sostanze chimiche. E poi il ricorso a una chimica ‘verde’ con coloranti e finissaggi meno impattanti, lo sviluppo di nuove fibre biologiche, il riciclo dei materiali e l’uso di materie prime cruelty-free e a basso impatto ambientale.

All’interno dell’area dedicata al Progetto Sostenibilità di Milano Unica sono presenti 150 aziende con oltre 1000 campioni di tessuti e accessori esposti su tavoli collocati in due zone contigue ma separate: la zona dedicata ai campioni ‘FancyGreen’ e quella dedicata ai campioni ‘Evergreen’.

Le diverse performance sostenibili dei campioni e delle aziende sono rappresentate da icone suddivise in base alla classificazione di sostenibilità di prodotto e sostenibilità di processo e i visitatori interessati ad approfondire la conoscenza delle aziende e dei rispettivi campioni possono rivolgersi al team di assistenti presenti nell’area per richiedere l’invio di schede prodotto dettagliate.

La sostenibilità si inserisce anche nelle tendenze per la stagione autunno-inverno 2020/21, con l’ecologia che si unisce all’erotismo ovvero la prima come anelito alla salvezza del pianeta e il secondo come necessità di piacere e di piacersi e come spinta alla vita, qualcosa di intrinseco alla natura stessa.

‘Milano Unica Ecorotica’ si pone quindi come una riflessione sui comportamenti attuali che sono propri delle nuove generazioni, da un lato l’impegno ambientale (basta pensare al movimento globale ‘School Strike for Climate’) e dall’altro l’autocompiacimento e lo svelamento di se attraverso i social media.

Da questi presupposti sono nati tre ‘sotto-temi’, tre palcoscenici di vita: Ecorotic Drama, Ecorotic Circus ed Ecorotic Eden ovvero il dramma, il surreale e il soprannaturale, tutti proiettati in un futuro a-temporale.

Le aree espositive dei tre temi sono davvero suggestive, vere e proprie scenografie teatrali/cinematografiche in cui sono esposti materiali e accessori in linea con il mood. Mi sono intrattenuta diverso tempo nelle varie aree, soprattutto in quella di Ecorotic Eden, un bosco incantato, onirico, caleidoscopico, idealmente popolato da fauni, centauri e ninfe. E anch’io un po’ mi ci sentivo, una creatura magica!

Ma magia a parte, importante che l’impegno da parte di aziende e manifestazioni del settore sia concreto e che la collaborazione tra le une e le altre continui e si rafforzi; aumenterà il numero di aziende espositrici nell’area sostenibilità la prossima edizione? Lo vedremo.

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