Eccoci al primo post 2020; noi di eco-à-porter non vedevamo l’ora di cominciare l’anno con tante nuove storie e protagonisti della moda etica e non è un caso che ripartiamo con un designer che apprezziamo tantissimo, per talento e per simpatia: Juan Carlos Gordillo, stilista guatemalteco che unisce l’uso di tessuti naturali e riciclati a una ricerca costante di modi sostenibili per produrre i propri abiti.

Proprio nei prossimi giorni, precisamente domani e dopo, Juan Carlos presenterà la nuova collezione al White Street Market di Milano ed è la prima volta italiana per il designer, che ha il sostegno di B.E.S.T. Città dell’Arte, officina operativa che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità bio-etica nell’ambito del settore tessile.

La collezione si compone di due parti: la prima ricorre a elementi che s’ispirano alla combinazione dello stile universitario-sportivo e country americano tradotti in una giustapposizione cui si aggiunge, com’è nel mood di Gordillo, un tocco di influenze spagnole e latine. L’intento è quello di trasmettere l’importanza del riciclo e del riutilizzo di tessuti e abiti usati attraverso la tecnica dell’upcycling, cui si associa il concetto di moda circolare. I materiali utilizzati sono da un lato biodegradabili, come il Tencel, già usato in passato dal designer e dall’altro di riuso, come felpe di cotone, jeans e maglioni alpaca di seconda mano.

Il concept della prima parte della collezione di Gordillo

La seconda parte, sviluppata in collaborazione con Officina +39, laboratorio incentrato sulla fornitura di alternative sostenibili alle industrie tessili e della moda, parte dall’idea dell’acqua contaminata ma trasformandola in effetti meravigliosi e insieme giocosi su una silhouette eclettica. Anche qui, materiali biodegradabili e di riuso, come il denim riciclato.

La seconda parte sviluppata con Officina +39

Due parole anche sulla cornice che ospita la collezione di Juan Carlos Gordillo, il White Street Market, primo evento milanese dedicato interamente al fashion design e all’innovazione sostenibili. Il salone cresce a ogni edizione proponendo numerosi appuntamenti tra happening, eventi, presentazioni, workshop e talk e focalizzandosi, oltre che sulle case di moda già affermate, sui giovani designer, i brand di ricerca e le piccole e medie imprese artigiane.

E Juan Carlos è uno di questi designer, che porta avanti un’idea tutta personale di moda etica, affrancata da tendenze stagionali e basata il più possibile su upcycling e materiali sostenibili. Per questo ci piace e gli facciamo i nostri migliori auguri per il debutto italiano della nuova collezione.




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