La fase 2 procede e anche la nostra eco-à-porter challenge va avanti, con contributi che da un lato confermano la grande creatività delle partecipanti (essì, continuano a essere sempre e solo donne) e dall’altro la tendenza all’uso di capi second hand e vintage, oltre alle creazioni delle stesse, se designer, artiste o artigiane.

La scorsa volta abbiamo avuto il piacere di ospitare la eco-fashion designer Carlotta Redaelli, Marica Domenighini con la sua linea di gioielli OnFingerTips e la blogger de Il Quaderno di LaLu, oggi è il turno di:

Victoria de Blassie, artista americana di stanza a Firenze, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente la scorsa estate a Soci, in provincia di Arezzo, in occasione dell’evento ‘Il respiro della terra‘, dove ero stata invitata per presentare eco-à-porter. Victoria lavora con scarti di materiali ricontestualizzandoli e prendendo come punto di partenza la loro storia, forma e funzione; a ‘Il respiro della terra’ aveva portato le sue sculture fatte di bucce di arancia, con cui realizza anche accessori e gioielli. Ed è proprio con una cintura realizzata con le bucce delle arance che Victoria ha partecipato alla challenge, inserendola su un look tratto dalla collezione Resort 2019 di Carolina Herrera. Interessante anche il lavoro digitale che Victoria ha fatto per la resa dell’outfit:

Anche Federica Lazzari è un’artista; a Terni, Umbria, realizza accessori in gomma e stoffa (ho una sua collana a proposito!) con il marchio LaLaz.materialdesign ma è anche fotografa e per la eco-à-porter challenge ha scelto un’immagine di Peter Lindbergh con Charlotte Gainsbourg, indossando una camicia bianca da uomo vintage Polo Ralph Lauren:

Monica Cappelletti è invece un amica, vive a Macerata dove abito anche io ed è proprietaria de Il Giardino delle Cose, negozio di accessori moda, abbigliamento e oggettistica per la casa. E’ da lei che ho ad esempio scoperto il marchio etico Fusioni, che utilizza eco-fibre come soia, latte, banano. Inizialmente Monica non trovava il tempo di partecipare alla challenge, tanto che mi ero rassegnata, poi qualche giorno fa mi ha mandato la foto che adesso vedrete e la cosa che ho trovato divertente, oltre che veramente originale, è che la sua immagine è stata scattata anni fa in esterno, a Milano e quella di riferimento trovata successivamente. Monica non ricorda cosa indossava ma, diciamo, ho voluto fare una eccezione perché l’accostamento delle immagini è davvero sorprendente:

Last but not the least, Silvia Mazzara, oltre a essere una mamma, è una green personal shopper & wardrobe organizer e nel suo account Instagram scrive di amare frutta e verdura di stagione, giustamente! La sua scelta è caduta su una pubblicità vintage di occhiali da sole Yves Saint Laurent, davvero très chic, che lei ha reinterpretato, brava Silvia, con un asciugamano in testa a mo’ di turbante e un paio di occhiali vintage:

Che dire? Che adoro l’inventiva e l’intraprendenza di queste ragazze! Io lo continuo a dire, che sostenibilità non è soltanto un sostantivo femminile ma è davvero DONNA!

A la prochaine fois, stay tuned!

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