Fa caldo, non vorrei raccontarvi più nulla perché anche il cervello, per mettere insieme due righe, fa fatica a funzionare. Ma una cosa che vale la pena raccontare, sfidando anche la canicola cerebrale, l’ho trovata.
Ovvero che, dopo la sperimentazione del primo anno, il Museo del Tessuto di Prato e Banco BPM hanno rinnovato la loro collaborazione per dare continuità al progetto di accessibilità che consente di coinvolgere nella vita del Museo i pubblici con disabilità.
‘Arte tra le mani‘ è nato nella primavera del 2023 e si è concluso nella primavera di quest’anno coinvolgendo due tipi distinti di pubblici: nella prima fase la Fondazione Opera Santa Rita – Centro Silvio Politano e il relativo servizio ambulatoriale destinato ai ragazzi con autismo, nella seconda, invece, è stata sperimentata per la prima volta una collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS) – Sezione di Prato.
Grazie al supporto degli operatori della Fondazione Opera Santa Rita, il progetto dedicato ai ragazzi con autismo a basso, medio e alto funzionamento ha visto la partecipazione complessiva di ben 53 tra bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni.
13 i percorsi progettati dal Museo, suddivisi in tre incontri ciascuno, per consentire a gruppi di 3/4 partecipanti per volta – accompagnati dagli educatori socio-sanitari e psicologi del Santa Rita – di vivere l’esperienza museale in uno spazio accogliente e tranquillo. Al centro delle attività laboratoriali progettate dal Museo, i tessuti e i materiali tessili esposti nel percorso di visita permanente, cui si sono aggiunte azioni motorie per esplorare le potenzialità del proprio corpo e del movimento all’interno di uno spazio.
Al termine del percorso tutte le famiglie hanno partecipato ai singoli momenti di restituzione sulle attività svolte dai propri ragazzi, notando in alcuni il raggiungimento di uno stato di benessere e serenità difficilmente riscontrato in altri contesti e in altri di conquista di maggior autonomia nelle azioni.
Nel complesso il progetto ha coinvolto oltre 140 partecipanti tra ragazzi, genitori e operatori socio sanitari.
Il percorso con l’ENS ha previsto invece 8 incontri complessivi, che hanno permesso di trattare diversi argomenti: la storia del museo, la storia della produzione tessile pratese, fino a toccare un tema attualissimo come quello della sostenibilità ambientale nella moda e nella filiera tessile.
‘Con Arte tra le mani’ il Museo del Tessuto raggiunge i 10 anni di attività sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità: “Abbiamo iniziato con piccoli eventi sporadici con alcune realtà del territorio, racconta Fabia Romagnoli, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto, poi abbiamo iniziato a investire nella formazione del personale dipendente – con corsi di formazione specifici – per avviare dei primi percorsi laboratoriali per le persone malate di Alzheimer e poi per i ragazzi affetti da autismo. In questi anni la progettualità del Museo si è consolidata, rafforzata e sono state create relazioni stabili con le realtà del territorio che si prendono cura di queste persone speciali”.
Anche questa è sostenibilità.