di Andrea Legranzini
Ottobre 2024 ha portato importanti innovazioni nel mondo della moda sostenibile e circolare. Al centro della scena troviamo il Venice Sustainable Fashion Forum, che ha riunito leader di settore per discutere di tracciabilità, materiali biodegradabili e tecniche di riciclo.
Altri highlight ottobrini includono il lancio della capsule compostabile Coreva Candiani by Cruna, realizzata con gomma naturale, e le scarpe 3D riciclabili di Servati, pioniera dell’economia circolare. Anche il Ministero delle Imprese ha stanziato fondi significativi per sostenere la moda etica italiana, incoraggiando le PMI ad adottare un approccio più verde e digitale.
Il Venice Sustainable Fashion Forum 2024 ha visto la partecipazione di designer, esperti del settore e rappresentanti di grandi marchi. Il forum ha messo al centro del dibattito la necessità di ripensare l’intera filiera del fashion sostenibile, con un’attenzione particolare alla tracciabilità, all’innovazione tessile e al riutilizzo delle risorse. Tra gli interventi, sono emerse le nuove frontiere della circolarità applicate ai materiali: dalla bioingegneria per creare tessuti biodegradabili a tecniche di riciclo avanzato che rendono più semplice il riutilizzo dei materiali già esistenti.
Oltre ai panel di discussione, sono stati organizzati workshop per imprenditori e startup, con l’obiettivo di stimolare un approccio concreto e innovativo verso la sostenibilità sociale e ambientale. La moda etica è stata affrontata non solo dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma anche da quello sociale, sottolineando l’importanza di condizioni di lavoro eque in tutte le fasi produttive.
Cruna, brand vicentino che annovera tra i suoi valori una produzione totalmente made in Italy a filiera corta, lancia la sua nuova capsule collection in denim stretch compostabile in collaborazione con Candiani Denim. Realizzata con il brevetto Coreva, questa collezione utilizza un filato elastico di gomma naturale come sostituto degli elastomeri sintetici, rendendo i capi 100% biodegradabili e liberi da plastiche. Il risultato è un denim ecosostenibile, resistente e privo di microplastiche, che rappresenta un grande passo avanti per la moda circolare.

Ogni pezzo della collezione è pensato per rispettare l’ambiente e garantire al contempo un’estetica sofisticata e contemporanea. La gomma naturale offre un’elasticità confortevole e duratura senza compromettere la compostabilità. Con questa collezione, Cruna si propone di ispirare il settore della moda etica con un’innovazione che abbraccia l’intero ciclo di vita del prodotto, dal design allo smaltimento.
Servati ha lanciato due nuovi modelli di scarpe 3D riciclabili, l’Hyper M1 e l’Hyper Boots, realizzati con tecnologia avanzata e materiali sostenibili. Progettate per essere 100% riciclabili e disassemblabili, queste sneaker sono prodotte senza colle o solventi, utilizzando esclusivamente gomma e poliestere. Grazie a un brevetto esclusivo che unisce suola e tomaia senza cuciture irreversibili, le scarpe di Servati possono essere facilmente scomposte e riciclate per creare nuovi prodotti.

L’azienda, fondata nel distretto di Casarano, Lecce, utilizza 15 stampanti 3D per produrre ogni paio con precisione ed efficienza, riducendo scarti e ottimizzando i processi. Servati mira a ridefinire il design sostenibile e a promuovere un modello di economia circolare. Con ogni acquisto, l’azienda offre la possibilità di restituire le scarpe usate per il riciclo, premiando i clienti con un coupon sconto per futuri acquisti.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 15 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese della moda e del tessile nel loro percorso verso l’innovazione digitale e la sostenibilità ambientale. Questo fondo rappresenta un’opportunità importante per le aziende italiane che intendono ridurre l’impatto ambientale e allinearsi ai principi dell’economia circolare. Le risorse finanzieranno progetti volti a migliorare l’uso di materiali sostenibili e tecnologie ecologiche, incrementando così la competitività del Made in Italy a livello globale. Questa iniziativa ministeriale punta a valorizzare la tradizione artigianale italiana, integrandola con l’innovazione tecnologica per costruire una filiera della moda più verde e proiettata al futuro. Il contributo incentiva le PMI a investire in un modello di business responsabile, spingendo l’intero settore verso una produzione circolare e rispettosa dell’ambiente.