‘teeshare, t-shirt da condividere, è un post che ho scritto a fine novembre dell’anno scorso; pensando a tutto ciò che è seguito nei mesi successivi, a come si è aperto l’anno, sembra una vita fa, la vita pre-Covid, in cui eravamo liberi di partecipare a eventi, corsi, fiere, presentazioni e sfilate.
teeshare è il marchio di t-shirt che ho conosciuto tramite Tiziano Guardini e la sua collezione p/e 2020 ‘Atlantis’; fondato da Francesca Mitolo nel 2013, è un progetto che vuole reinterpretare l’iconica maglietta in collaborazione con laboratori italiani, cooperative, comunità, persone, pensionati, artigiani e amici.
Ma Francesca Mitolo è anche la fondatrice, insieme ad altre ragazze, di rén collective, un’associazione di promozione sociale che si occupa di informare su moda etica e vivere sostenibile ed è di questo che voglio parlare oggi, che già in quel post mi ero ripromessa che gli avrei dedicato uno spazio a parte.
rén è l’acronimo di reinvent – educate – network:
- reinvent ovvero esplorare i confini di ciò che la moda etica potrebbe potenzialmente essere cercando di colmare le lacune, proporre scenari sostenibili, basandosi su un’analisi costante del mercato e di quanto accade nel mondo, degli input forniti dagli stakeholder e dagli esperti.del settore. E poi interpretare i feedback proponendo iniziative stimolanti tese a educare, ispirare e promuovere le migliori pratiche consapevoli, favorendo processi di cambiamento concreti.
- educate ovvero sostenere il tempo per l’ascolto e l’interazione con le persone per farne tesoro, sia quelle che conoscono e scelgono già prodotti sostenibili, sia quelle che, al contrario, non li conoscono e, magari proprio per questo, non sono ancora entrati in contatto con essi. Diffondere un’informazione corretta riguardante l’eticità e la sostenibilità nell’ambito moda, favorire una costante formazione, per noi e per la community. L’impegno è quello di mantenere, consolidare e fare chiarezza sulle informazioni distorte e interessate che ancora velano la moda etica.
- infine network ovvero nutrire rispetto e solidarietà per chi sa produrre etico e lo porta nella propria quotidianità e in quella altrui; che sia da sempre o inizi da poco, purché concepisca di fare il proprio mestiere, con competenza, qualità, trasparenza e integrità. Creare e mantenere vivi, con artigiani e maker, legami di fiducia, condivisione e teamwork reciproci e continuativi, favorire l’incontro di idee e persone, professionisti e consumatori, offrendo percorsi ed eventi (online e offline) di networking di settore o interdisciplinari fondati su valori condivisi.
Insomma, rén è tante cose e non è un caso che il termine, in diverse lingue orientali, significhi sia persona che popolo, un solo ideogramma che definisce contemporaneamente il singolo essere umano e il suo insieme nel senso più ampio, suggellando il legame tra individuo e società ed esortando il primo ad agire con rispetto e umanità per il bene collettivo. rén ben si applica quindi al concetto di moda etica perché sono proprio le azioni del singolo e la sua responsabilità e consapevolezza individuali a portare un miglioramento, non solo nella vita altrui ma anche in quella del Pianeta.
Nel periodo del lockdown rén ha organizzato diversi webinar cui ho partecipato, iniziative davvero interessanti come quella sulle fibre, i filati e i tessuti innovativi, utili anche per chi comincia a muovere i primi passi nella direzione della sostenibilità; i webinar continuano tuttora e a questo link si possono trovare quelli passati.
Altra iniziativa dell’associazione zéeero, format per soddisfare le esigenze di un pubblico, che magari parte proprio da zero!, sempre più consapevole e desideroso di scoprire le numerose potenzialità ed espressioni legate alla sostenibilità. Si tratta di una serie di eventi che propongono, attraverso percorsi dedicati, l’esplorazione e lo svelamento di luci e ombre legate all’innovazione sostenibile, mostrando, lettera dopo lettera, i grandi temi richiamati dalle 3 ‘E’ del suo nome, dall’economia circolare (Economics, Economia), passando per l’impatto ambientale (Environment, Ecologia) e sociale (Equity, Equità sociale).
Proprio perché rén vuole essere aperta, inclusiva, partecipativa e ogni contributo individuale, d’impresa, di enti o non-profit rappresenta la base per un effettivo cambiamento, ci si può iscrivere con una tessera annuale che permette di usufruire di sconti, agevolazioni e consulenze personalizzate.
Last but not the least, le ragazze di rén mi anticipano che rén collective diventerà un progetto sempre più completo e globale, alle radici di ciò che ha sempre voluto essere; sempre animato dalla partecipazione attiva di collaboratori volontari e da una fedele community di condivisione, ha tra gli obiettivi più ambiziosi quello di offrire nuovi percorsi e nuove offerte e consulenze ancora più allineate alle esigenze di un settore che non può più sottrarsi alle sfide di una sempre maggiore richiesta di sostenibilità.