L’alfabeto-manifesto di Stella McCartney

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Mi ero ripromessa di parlare dell’alfabeto-manifesto di Stella McCartney a ottobre scorso, quando erano appena andate in scena le sfilate parigine e qui avevo raccontato dei diversi modi dei designer di reinventare, in modo sostenibile, gli show delle nuove collezioni.

Poi si sono accavallati altri post e, siccome faccio tutto io, non manco mai di ricordarlo, solo ora, imbattendomi in un articolo di giornale che ricorda che l’anno prossimo la McCartney celebra i 20 anni del suo brand, mi è tornato alla mente il suo prezioso alfabeto di cui volevo parlarvi.

Quindi, appunto, quale migliore modo di festeggiare 20 anni di carriera e soprattutto di impegno per una moda etica, con un alfabeto illustrato da 26 artisti, tra cui Jeff Koons, Cindy Sherman e la stessa madre della stilista, la fotografa Linda McCartney, in cui ogni lettera indica un elemento della filosofia green della designer.

All’alfabeto McCartney ha dedicato la collezione primavera/estate 2021, dove ogni look rappresenta uno dei vocaboli; c’è la A di Accountable (responsabile), la B di British, la C di Conscious, la D di Desire e poi la H di Humor, la N di Nature, la S di Sustainability, la T di Timeless (senza tempo) o la Y di Youth (gioventù) fino alla Z di Zero Waste (nessuno spreco).

Primavera/estate 2021 by Stella McCartney – courtesy Imaxtree

Il manifesto ha preso forma durante la pausa forzata del lockdown, usata per riflettere su ciò che definisce il marchio e sui pilastri su cui poggiare l’ulteriore crescita futura: “Il manifesto A TO Z, spiega McCartney, è un’idea nata durante i primi giorni di isolamento a Londra, quando ho avuto il tempo di fermarmi e riflettere su ciò che conta davvero. Ho trasformato in parole ciò che amiamo, sappiamo e crediamo della moda, un alfabeto guida per assumere ancora di più la responsabilità dei nostri valori, di ciò che facciamo e di dove vogliamo andare, producendo capi sempre più desiderabili e sostenibili e che possano essere amati per sempre. Riflette la nostra coscienza ambientale, tutto ciò che abbiamo imparato, le partnership che abbiamo stretto e i cambiamenti che abbiamo apportato, ciò che realizzeremo e per cui continuiamo a lavorare”. 

Primavera/estate 2021 by Stella McCartney – courtesy Imaxtree

Così, la collezione primavera/estate 2021 traduce in materiali le linee guida dettate dall’alfabeto: c’è il cotone biologico, il lino naturale, il legno certificato, la lana tracciabile e il nylon rigenerato Econyl per la linea Stellawear che fonde lingerie e swimwear. E poi scarpe (con le infradito Lylo dalla maxi-suola fatta con il 50% di materiale riciclato) e borse vegane e un occhio al riuso con i top fascianti realizzati con pizzi ricavati dalle collezioni passate. Il tutto senza perdere di vista i codici estetici del marchio, come il contrasto tra i tagli classici e le silhouette fluide, la sartorialità british, l’ispirazione sportswear.

Il 2021 è alle porte e, nell’attesa di una primavera/estate che ci liberi finalmente dalle restrizioni dell’odiato Covid, studiamoci un po’ questo alfabeto, una forma diretta, chiara e anche molto elementare di quali sono i fondamenti della moda etica, dei suoi principi, quelli che Stella McCartney segue dal primo giorno della sua carriera e che hanno aiutato a sdoganare la sostenibilità nel mondo del fashion tutto.

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