Riuso, upcycling e polveri ‘magiche’

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Oggi parlo volentieri dell’evento ‘Save water and celebrate with us’, che si è tenuto giovedì scorso, 27 gennaio, a Milano, perché mi permette di nominare due realtà italiane che credono fortemente alla transizione industriale ecologica: Officina+39 e Blue of a Kind. La prima l’abbiamo già incontrata quando abbiamo parlato della collaborazione con il designer Juan Carlos Gordillo in occasione del White Market ed è un laboratorio biellese incentrato sulla fornitura di alternative sostenibili alle industrie tessili e della moda, mentre Blue of a Kind è un marchio italiano di denim sostenibile, che fa moda attraverso il riuso e l’upcycling.

Officina+39 e Blue of a Kind hanno presentato, presso lo shop milanese del brand, il frutto della propria partnership nata a distanza, nelle difficoltà degli ultimi anni, attraverso la live painting performance di Erik Varusio, artista vicentino noto nel mondo della moda e dell’illustrazione, che ha personalizzato alcune t-shirt di Blue of a Kind utilizzando le colorazioni sostenibili ottenute attraverso la tecnologia RecycromTM di Officina+39.

In cosa consiste RecycromTM? Si tratta di una gamma di coloranti che impiega indumenti usati riciclati, materiale fibroso e scarti tessili altrimenti difficili da recuperare attraverso la sola trasformazione sartoriale: il risultato sono pigmenti in polvere adatti per applicazioni di tintura e stampa su cotone, lana, nylon o qualsiasi fibra cellulosica e naturale o mista.

Scarti, capi vintage e surplus tessili provenienti da una rete di fornitori in tutta Europa sono utilizzati anche da Blue of a Kind per i propri prodotti; i materiali arrivano negli stabilimenti a pochi chilometri da Milano, dove vengono scuciti, smontati e, in fase di creazione, cuciti a mano e riassemblati da artigiani locali.

Quasi naturale, quindi, che due aziende che credono e condividono i valori legati alla circolarità e al riuso, si trovassero a collaborare e lo facessero aggiungendoci la magia di una performance artistica. Non c’è forse un tocco magico anche nel trasformare uno scarto in un nuovo prodotto pieno di appeal?

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