La European Fashion Alliance al suo primo summit

1
127

Scusate il ritardo con cui inauguro il 2023 ma sono stata fuori ripromettendomi di prendere una pausa, che altrimenti non stacco mai e così è stato.

Cercando un argomento con cui cominciare l’anno, oltre a ricordarvi che dal 1° gennaio è entrato in vigore l’obbligo di etichettatura ecologica degli imballaggi, ho pensato di aggiornarvi sull’attività della European Fashion Alliance (EFA) che, come organo ‘politico’ transnazionale del sistema moda, vuole mandare segnali di concreto attivismo parallelamente alle decisioni prese dalle istituzioni europee in materia.

Questo network della moda, che riunisce 25 istituzioni nazionali e regionali di 18 Paesi europei del settore, tra cui la nostra Camera della Moda, ha organizzato un primo summit (parliamo degli ultimi mesi del 2022) per discutere e concordare un pacchetto di misure in grado di sostenere e promuovere il processo di trasformazione (a me piacerebbe chiamarla ‘transizione’) dell’industria della moda in Europa. 

Un dibattito che ha avuto come tema principale il ‘Green Deal’ lanciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel 2019 per portare le emissioni di gas serra a zero entro il 2050 e a cui anche l’industria della moda deve urgentemente contribuire, come responsabile del proprio pesante impatto ambientale.

A tal fine sono stati definiti quattro obiettivi per il periodo 2023-2027 basati su: sostenibilità, educazione, policy e innovazione.

  1. Innanzitutto definire un codice di condotta etico, sociale e sostenibile per i membri dell’EFA, che si estenda a tutta l’industria della moda;
  2. il ‘Green Deal’ della moda europea deve essere fondato su un ecosistema della moda circolare e sociale e basarsi su dati e su un sistema di misurazione condivisi;
  3. necessaria poi la creazione e l’applicazione di pratiche di formazione sostenibile, tecnologica e di responsabilità sociale e culturale per i principali stakeholder dell’EFA;
  4. infine l’empowerment delle nuove generazioni come forze trainanti di valore nella transizione digitale, circolare e sociale dell’industria della moda.

La nostra missione è educare i consumatori e i marchi di moda su cosa significhi essere sostenibili e dare grande valore alla creatività, sottolineando il nostro apprezzamento per tutte le persone che stanno dietro al sistema, ha commentato Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, e uno dei ruoli principali dell’EFA è quello di coinvolgere i nostri associati nello storytelling di ciò che sta dietro ai loro prodotti e di rappresentare una nuova idea di moda del futuro. Collaborando nell’EFA, possiamo mostrare ad altri settori cosa si può ottenere lavorando tutti insieme”.

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here