“Questa Fashion Revolution Week per noi è speciale, ricorre infatti il decimo anniversario dal crollo del Rana Plaza” a parlare è Marina Spadafora, coordinatrice e presidente di Fashion Revolution Italia. “A distanza di dieci anni ci siamo chiesti cosa è cambiato e, per trovare una risposta, con FashRev_Mrkt abbiamo voluto dare spazio a brand positivi ed etici, nati per evitare che tragedie come quelle (N.d.A si riferisce a Rana Plaza) possano ripetersi in futuro

Come dicevamo anche noi nell’articolo in cui annunciavamo l’inizio della Fashion Revolution Week, questa edizione è importante perché cadono i 10 anni dalla fondazione di un movimento che ha fatto fare dei passi importanti al mondo della moda, stimolando cambiamenti.

E proprio oggi, 24 aprile, 10 anni fa, accadeva il disastro del Rana Plaza, che ha dato il via al movimento.

FashRev_Mrkt, di cui parla Marina Spadafora nell’intro, è un mercato urbano che si è tenuto il 21 e 22 aprile scorsi, dove hanno esposto alcuni brand che, attraverso i propri prodotti, si fanno portavoce dei valori e principi di produzione etica promossi da Fashion Revolution. 

Il team di Fashion Revolution Italia al mercato urbano di FashRev_Mrkt

Il mercato è stato allestito, con il supporto di At Studio, negli spazi di Fondazione Sozzani a Milano ed è rimasto aperto al pubblico dalle 11:30 alle 19:30.

I brand che hanno partecipato a questa prima edizione, scelti con il contributo della piattaforma di refashion Must Had, sono: 0331, Cantoprimo, Cavia, Close the Loop, Endelea, Farma 282, Kechic, OOST, PECORANERA, SALAD, Sunvitale Studio, TMMT, TOOLS, W. Camicie, Vuschichè.

Tutti i progetti dei designer coinvolti in FashRev_Mrkt sono nati nella consapevolezza che non può più esserci spazio nell’industria della moda per ingiustizie sociali, spreco di tessuti e utilizzo di materiali o processi inquinanti.

Sarà anche nostro piacere e dovere dare spazio a questi brand, come abbiamo fatto con Endelea, di cui ha scritto la nostra Mariangela Bonesso.

Cogliamo l’occasione per ricordarvi anche la campagna Good Clothes Fair Pay, iniziativa dei cittadini europei per invitare la Commissione Europea a introdurre una legislazione che richieda ai marchi e ai rivenditori nel settore dell’abbigliamento, tessile e calzaturiero, di condurre una due diligence specifica nella loro catena di produzione per garantire che i lavoratori ricevano salari dignitosi.

A questo link trovate la pagina per aderire all’iniziativa.

Buona Fashion Revolution Week a tutti!

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