L‘eco-moda ha tante sfaccettature, lo stiamo vedendo dai marchi presentati qui, lo stiamo capendo dalle parole di coloro che la moda etica la seguono da una vita, come la giornalista inglese Sass Brown di cui è uscita l’intervista pochi giorni fa; c’è il riciclo, il riuso, l’upcycling, il vintage, ci sono le tradizioni locali, l’handmade, brand di nicchia, catene che cercano di praticare una politica sostenibile e luxury brand che, appunto, appartengono alla fascia alta ma che hanno fatto della sostenibilità il proprio codice stilistico, come ad esempio Stella McCartney, a cui ho dedicato un pezzo.
Oggi voglio parlare di Osklen, marchio brasiliano deluxe che ho scoperto anni fa seguendo la São Paulo Fashion Week; fondato nel 1989 da Oskar Metsavaht, medico-surfista carioca specializzato in medicina dello sport la cui preparazione ha poi influenzato il pensiero e lo stile alla base del suo marchio, Osklen può essere considerato uno dei primi brand di lusso che promuove la sostenibilità e se ne fa portavoce, non solo all’interno delle collezioni che realizza con successo da anni ma anche in vari progetti a tema, tra cui E-brigade, un movimento che mira a sensibilizzare e diffondere informazioni ambientali, trasformando così i concetti in atteggiamenti. E-brigade fa a sua volta parte dell’Instituto e che sviluppa progetti come quello sugli e-fabrics: in collaborazione con altre aziende, istituzioni e centri di ricerca, il progetto identifica tessuti e materiali sviluppati sulla base di criteri socio-ambientali, come la iuta amazzonica, il lattice, il cotone biologico che Metsavaht acquista direttamente dalle popolazioni indigene. Un’immersione ‘creativa’ nella tribù Ashaninka, che vive nello Stato brasiliano dell’Acre, ha ispirato a Metsavaht, qualche stagione fa, una collezione dedicata proprio alla cultura e all’estetica di quella comunità indigena.
Per il suo impegno ambientale su più fronti, nel 2012 Metsavaht è intervenuto anche come rappresentante ufficiale dell’UNESCO a Rio +20 e in quell’occasione il suo Instituto-e ha progettato l’e-Prize, premio ufficiale per la sostenibilità dato ad alcune delle più importanti iniziative sviluppate a partire da Il Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente tenutasi proprio a Rio de Janeiro nel 1992.
Perché, vi chiederete, tutte queste informazioni sul designer e non sul brand? Perché parlare di Oskar Metsavaht, di quello che è e che fa è il modo migliore per conoscere Osklen e la sua estetica e insieme capire i motivi della sua unicità che l’ha reso uno dei marchi brasiliani più importanti in tutto il mondo, per esempio ci sono delle boutique anche in Italia, a Roma e a Milano.
Osklen rispecchia in toto la filosofia del suo fondatore; la conoscenza del corpo umano derivante dagli studi medici ha permesso a Metsavaht di creare un’estetica quasi tecnorganica, che rende il corpo simile ad un involucro rivestito di materiali organici, alcuni citati sopra, pieni però di appeal grazie a forme pulite e ispirazioni decorative e cromatiche legate al lifestyle brasiliano, alla sua natura, ai suoi paesaggi.
L’arte, che è un’altra passione del designer insieme a fotografia e regia, influenza spesso le collezioni di Osklen, come la capsule collection della prossima estate, ispirata all’artista brasiliana degli anni ’20/’30 Tarsila do Amaral, che con la propria anima visionaria ha esplorato la diversità etnica e culturale del proprio Paese in modo personale, sapendola però contemporaneamente inserire nell’estetica del movimento modernista europeo. La collezione è infatti ricca dei dipinti e degli schizzi dell’artista, vividi e colorati ma anche grezzi, che giganteggiano su abiti e gonne fluidi; nei 20 modelli proposti ci sono anche look in tinta unita, tra cui rosso acceso, il colore preferito della pittrice. Questa collezione sarà distribuita a New York da febbraio in concomitanza con una mostra su Tarsila al MoMA.
Uno stile “minimalista con un accento sofisticato-tropicale“, come l’ha definito lo stesso Metsavaht, che caratterizza anche beachwear e swimwear, altra specializzazione del brand ma sarebbe strano il contrario, parlando di un marchio made in Rio de Janeiro! Detto questo parrebbe di aver detto tutto, invece no, è solo un assaggio perché la vita e gli interessi di Oskar Metsavaht sono davvero infiniti, così come i suoi impegni per l’ambiente e la sostenibilità che sono il punto centrale della sua filosofia di vita, poi applicata anche al marchio.