Il jeans di Guess parla eco-sostenibile

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La nuova collezione Eco Denim by Guess

E’ un momento molto caldo per la moda sostenibile; accanto a quei marchi che hanno fatto dell’etica un portabandiera del proprio stile, scegliendola da subito, ci sono anche quelli che hanno appena intrapreso un percorso responsabile che ci auguriamo sia definitivo e non dettato dalle tendenze del momento.

E’ il caso di Guess, jeans company americana fondata dai fratelli Marciano nel 1981, famosa per aver importato negli Usa la lavorazione stone-washing e poi allargatasi alla produzione di accessori, beachwear, profumi e bigiotteria, che ha lanciato la nuova collezione jeans donna con il nome di Eco denim, rafforzando così un impegno verso la sostenibilità iniziato nel 2016 con il lancio della linea Guess Eco.

La nuova collezione Eco denim by Guess

Ma prima di vedere più da vicino la nuova collezione, merita forse dire che l’impegno di Guess fa parte del più ampio Piano di Sostenibilità Guess annunciato in modo dettagliato nel Rapporto di Sostenibilità della Società pubblicato nel 2017. Da allora, Guess ha per esempio aderito alla Better Cotton Initiative (BCI), dedicata al miglioramento della sostenibilità nell’industria globale del cotone e ha stabilito una politica di approvvigionamento responsabile per il rayon e altri materiali cellulosici, nel tentativo di proteggere le foreste e le comunità locali.

Quest’anno, inoltre, il marchio ha lanciato, in partnership con I:CO (I:Collect), fornitore di soluzioni globali per la collezione, lo smistamento certificato, il riuso e il riciclo di scarpe e abbigliamento usati, il programma Resourced, mirato a incoraggiare i clienti a riciclare il proprio guardaroba dandogli una nuova vita. Resourced, partito originariamente dalla California e poi estesosi negli USA nel 2018, ha l’intento di raggiungere un livello mondiale entro il 2020.

Riguardo la nuova collezione Eco denim, lo stile è quello sensuale legato da sempre a Guess (chi non ricorda le campagne pubblicitarie con i sexy-ritratti di Ellen Von Unwerth?) con i pantaloni skinny 1981 e i jeans Marilyn strappati in lavaggi appariscenti ma orientati a diminuire l’impronta ecologica, garantendo minori emissioni di C02 e un generale risparmio di acqua ed energia. Lo stesso vale per le imbottiture dei capi, realizzate utilizzando un materiale speciale creato con bottiglie riciclate. Inoltre, la gamma del jeans trae vantaggio dalla qualità dell’azienda milanese Candiani, che impiega metodi interamente sostenibili per la produzione dei propri tessuti in denim.

Le T-shirt sono invece in 100% cotone organico, quindi prodotte con un ridotto consumo di acqua ed energia. Sin dal lancio della linea Guess Eco nel 2016, l’azienda ha risparmiato oltre 2,5 milioni di litri d’acqua, equivalenti alla quantità che 1 milione di persone può bere in un giorno e sta valutando di raddoppiare il proprio risparmio d’acqua entro il 2021.

Come sempre quando parliamo delle scelte responsabili di questi marchi non avvezzi fin da subito all’adozione di pratiche sostenibili, ne auspichiamo il mantenimento costante insieme a un impegno sempre maggiore. E noi, come sempre, li teniamo d’occhio 😉

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