L’uscita, lo scorso marzo, della Strategia Europea per il Tessile Sostenibile e Circolare, ha messo in moto tutta una serie di iniziative volte a facilitare e/o assistere i produttori del settore nella non facile sfida di questa transizione ecologica.

Una particolare attenzione viene data alla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR – Extended producer responsibility) che indica la pratica di politica ambientale per cui il produttore si rende responsabile anche del fine vita del prodotto.

Ecco allora tra le iniziative, la nascita di Erion Textiles, il consorzio del sistema Erion dedicato proprio alla EPR applicata al settore del tessile. Il gruppo Erion è un sistema multi-consortile no profit per la gestione di differenti tipologie di rifiuti, tra cui quelli tessili ed Erion textiles nasce con il proposito di favorire il riutilizzo, il riciclo e la raccolta differenziata dei rifiuti tessili post-consumo, che attualmente non supera i 2,6 kg per abitante (leggermente aumentata rispetto al 2020, con 2,4 kg).

Il nuovo consorzio è stato voluto da alcuni tra i principali player del settore (rappresentato dai soci fondatori Amazon, Artsana, Essenza, Miroglio Fashion, Rimoda Lab e Save The Duck) che hanno deciso di unire le forze per dar vita a un sistema collettivo al servizio dei produttori.

Ogni produttore, per adempiere alla Responsabilità Estesa, dovrà infatti aderire a un consorzio per il finanziamento e l’organizzazione di un sistema di raccolta, recupero e riciclo dei rifiuti tessili post-consumo ed Erion Textiles si pone come guida e supporto, sia per affrontare i futuri obblighi normativi per il settore del tessile a livello di compliance e gestione del rifiuto, sia per offrire competenze e servizi specifici costruiti su misura per l’economia circolare.

L’invito di Raffaele Guzzon, Presidente di Erion Textiles, è quello che le aziende del settore entrino a far parte del consorzio “mediante una collaborazione che possa essere equilibrata e non guidata da interessi particolari, ma impegnata unicamente nel raggiungimento di benefici ambientali, economici e sociali per promuovere un futuro sostenibile”.

Secondo l’edizione 2022 del Rapporto Rifiuti Urbani di Ispra, la raccolta differenziata complessiva relativa al settore del tessile nel 2021 è stata pari a 154.000 tonnellate, con una maggiore incidenza delle regioni del Nord Italia dove si concentra il 50% della differenziata, seguite da quelle del Sud dove complessivamente sono state raccolte in maniera differenziata oltre 42.000 tonnellate di prodotti tessili, e del Centro (poco meno di 35.000 tonnellate complessive). Tra le regioni con livelli più elevati di raccolta differenziata dei tessili, Lombardia (circa 27.000 tonnellate), Campania (15mila tonnellate) e Veneto (14mila tonnellate). 

PS: sul sito di Erion Textiles c’è la possibilità, per le aziende, di fare il test sul proprio grado di impatto ambientale, scoprite i vostri limiti!

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