G-Star Raw e Pharrell Williams lanciano il jeans più sostenibile di sempre

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Pharrell Williams presents the G-Star RAW its most sustainable jeans

La sfida era stata lanciata già qualche tempo fa da Pharrell Williams in persona, sì proprio lui, il cantante, ma anche co-proprietario dal 2014 del marchio olandese di denim G-Star RAW che, una manciata di giorni fa, ha ufficialmente lanciato sul mercato il jeans più eco che c’è, l’Elwood RFTPi. Per dirla con una parola, anzi con una sigla, la G-Star ha messo a punto un jeans che ha ottenuto il livello oro della C2C, Cradle to Cradle certified™, in italiano dalla culla alla culla, la certificazione che valuta la riduzione dell’impatto ambientale nei processi di produzione industriale. In sostanza Pharrell e i suoi si sono dati da fare per migliorare tutto quello che si poteva migliorare in un settore dell’abbigliamento che è uno dei meno ecologici in assoluto.

E non hanno tralasciato niente: dalla materia prima, ai rivetti, al packaging.

Per il lavaggio, una delle fasi più importanti nella realizzazione dei pantaloni perché conferisce al denim le principali caratteristiche visive, ma anche più inquinante e dannosa per l’ambiente e per i lavoratori, la G-Star ha ridotto il consumo di acqua dai canonici settanta ai dieci litri per pantalone. Il processo manuale di sabbiatura, inoltre, è stato sostituito da tecnologie laser e all’ozono che permettono di evitare l’utilizzo di determinate sostanze tossiche.

Il cotone è organico al cento per cento, prodotto cioè senza l’uso di pesticidi e utilizzando il 91% di acqua e il 62% di energia in meno, con il conseguente dimezzamento di emissione di anidride carbonica. Ridotte, grazie alla collaborazione con aziende esterne, anche le sostanze chimiche nella realizzazione del caratteristico pigmento indaco, il famoso blue jeans. Completamente ecologici poi, bottoni, cerniere e altre rifiniture che finora hanno impedito il riciclo completo dei jeans. Persino le etichette sono realizzate con poliestere riciclato e nelle confezioni non c’è traccia di plastica ma solo di carta e cartone certificati.

Il jeans G-Star RAW più sostenibile di sempre Credits: G-Star RAW

Inutile dire che il brand non si è dimenticato degli operai, migliorandone le condizioni di lavoro, spesso al centro di scandali giornalistici perché estremante scadenti, grazie alla collaborazione con partner che operano direttamente nelle nazioni di produzione, come ad esempio in Vietnam.

E se tutto ciò non bastasse, l’azienda mette a disposizione di altri produttori tutte le risorse e le competenze messe a punto nel corso degli ultimi anni; perché, si legge sul sito, la sostenibilità funziona solo se condivisa. Certamente la competizione a chi è più bravo o arriva prima fa parte del gioco di marketing, così come l’auto-consacrazione. Inoltre, si sa, gli affari sono pur sempre affari.

La bella notizia comunque rimane. Perché fare a gara a chi diventa più ecologico non può che portare buoni risultati: un ambiente più sano e un mondo più etico per tutti.
E se Pharrell vuole indossare il costume da supereroe faccia pure, a noi basta che sia 100% sostenibile, come i suoi nuovi jeans.

Novella Di Paolo

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