I buoni eco-propositi per il 2019 li fa anche Vogue!

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I buoni propositi a inizio anno sono un classico cui non si rinuncia, che poi si riesca a realizzarli è un’altra questione ma qui processi alle intenzioni non ne facciamo, semmai le applaudiamo, soprattutto se positive e virtuose come quelle che i lavoratori di Vogue hanno sottoscritto per il 2019.

“Sii più sostenibile. Indossa tutti i vestiti che acquisti. Rinuncia alla dipendenza da sneaker”. I propositi del team di Vogue.com hanno a che fare con un metodo più consapevole e ponderato di acquisto, oltre che di utilizzo dei frutti dello shopping, quindi sarebbe bello che i seguaci della rivista di moda più famosa del mondo adottassero anche questo trend, prima di tutti gli altri proposti.

Sally Singer, creative digital director, si augura per esempio di indossare tutto ciò che possiede almeno una volta, ignorando il resto. Di conseguenza la Singer immagina che indosserà molti abiti definiti “folli” in circostanze piuttosto banali o tranquille e, anche, che un mucchio di jeans avrà il proprio momento di gloria. Ironica.

Il proposito di Sarah Mower, chief critic, è quello di acquistare pezzi fatti a mano per supportare i designer indipendenti che scelgono una produzione etica e non dannosa. E cita il motto di Fashion Revolution ‘Chi ha fatto i miei vestiti?’ (#WhoMadeMyClothes?) associandolo a un paio di orecchini di Matty Bovan realizzati in casa da sua madre, Plum Bova, alias Begonia Peterson. Creativa.

Christopher Kane S/S 19
© IMAXtree.com

“Ho passato molte mattine d’autunno a fissare il mio armadio” dice Nicole Phelps, direttrice di Vogue Runway “cercando combinazioni soddisfacenti tra pantaloni e scarpe. Ho deciso che nel 2019 opterò per una combinazione pantalone/sandalo comoda come quella di Christopher Kane”. In fondo, continua Phelps “sono un grande sostenitrice della divisa”. Pragmatica.

E poi c’è Laird Borrelli-Persson, archive editor, che parla di un paio di stivali vintage acquistati su ebay che gli sollevano il morale ogni volta che li porta. E, aggiunge, senza sensi di colpa, sapendo che sta utilizzando qualcosa che già esisteva. Sentimentale (in senso buono).

Il diktat di Mark Holgate, fashion news director, è di indossare ciò che ha già senza comprare nulla di nuovo. E questo per lui è tutto ovvero imparare a provare piacere in ciò che gli appartiene già e non in quello che deve ancora acquistare. Saggio.

Luke Leitch, collaboratore, si ripropone di non comprare più sneaker: “adoro le scarpe da ginnastica, mi rendono felice, ma hanno una vita tremendamente breve e potrebbero venire facilmente sostituite da una buona coppia di Tricker’s, Church’s o anche DM”. Fashionista.

E avanti così, tra chi intende fare pulizia nel guardaroba e chi si ripromette che spenderà meno e meglio. Se volete scoprire gli altri propositi del team di Vogue.com ecco il link all’articolo.

Complimenti per i buoni eco-propositi dei colleghi, peccato che non potremo andare a controllare i loro armadi per vederli davvero attuati…ma va bene così, come dicevamo all’inizio del post l’importante è provarci. E crederci.

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