Id-Eight, pop coreano e made in Italy per sneaker sostenibili

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Devo avervi già raccontato di come, in mezzo alle difficoltà e all’angoscia per la situazione che stavamo vivendo, il periodo del lockdown (tra un po’ sarà già trascorso un anno!) abbia rappresentato per me un momento straordinariamente creativo, basti pensare alla challenge lanciata proprio in quei giorni.

Ancora più connessa ai social, poi, ho avuto modo di conoscere nuove realtà sostenibili che vedevano nella rete e soprattutto in Instagram, un buon modo di presentarsi tramite video call e webinar; di alcune di queste realtà ho già parlato, oggi ve ne presento un’altra, relativa al mondo della calzatura.

Si tratta di Id-Eight, marchio di sneaker sostenibili, cruelty-free e interamente made in Italy nato nel 2020 dallo stilista sud-coreano Dong Seon Lee e dalla product manager Giuliana Borzillo, duo creativo nella vita e nel lavoro. Brand freschissimo, quindi, che questa settimana, esattamente il 13 febbraio, festeggia il suo primo compleanno con incontri, corsi e dirette sulla moda sostenibile via Instagram e Facebook.

Il duo creativo Giuliana Borzillo e Dong Seon Lee

Giuliana e Dong Seon arrivano alla progettazione di queste sneaker dopo anni di formazione ed esperienza nel mondo della calzatura, consapevoli delle problematiche ambientali che affliggono il settore; il loro intento è quello di tracciare una strada di cambiamento positivo nel mondo della moda italiana progettando una start-up che, con approccio rivoluzionario, affronti lo spreco delle risorse e offra alternative produttive più sostenibili.

Il fatto che il marchio sia nato a ridosso della pandemia, non è stato sicuramente un fattore positivo dal punto di vista delle vendite ma Giuliana mi dice che “la situazione generale ha anche riportato le persone a un contatto più reale e autentico con la quotidianità, il che ha favorito una riflessione sul nostro modo di vivere e sull’impatto delle nostre scelte sul mondo e sulla società in cui viviamo. Ciò ha riavvicinato molto i consumatori a concetti come artigianalità, Made in Italy, sostenibilità e produzione lenta; c’è stata più voglia di informarsi e capire chi e cosa c’è dietro a un brand e di questo siamo molto felici, perché vuol dire che si stanno creando i presupposti per un sistema moda più etico e sostenibile per tutti”.

Id-Eight nasce come unione di ‘Id’, identità, coerenza, visione chiara del mondo e di Eight, otto, numero della circolarità e del ritorno. La mente va subito al concetto di economia circolare, di riuso, di qualcosa che ritorna, come i materiali per realizzare le sneaker, derivanti dalla trasformazione degli scarti della frutta: la pelle-mela e Vegea, che nascono dalla bio-polimerizzazione delle bucce di mela e delle vinacce cedute dalle aziende italiane, mentre Piñatex si ricava dalle foglie di ananas coltivati eticamente nelle Filippine. A questi si aggiungono l’uso del cotone riciclato e biologico certificato Gots per la fodera interna e del poliestere riciclato per i lacci e per gli inserti in lycra e mesh.

Le sneaker Id-Eight

Anche la struttura della collezione segue i principi dello slow fashion: un’unica linea pensata per uomo e donna, senza stagionalità, disancorata da logiche produttive banalizzanti e da ritmi forsennati, libera di evolvere seguendo l’estro creativo e la costante ricerca di nuovi sviluppi nel tessile sostenibile.

Hana e Duri sono i nomi dei modelli, il primo con suola runner, grintoso e sportivo, il secondo con suola a cassetta, da combinare allo stile urban. Un’essenzialità non aliena dal gusto per le tendenze, che si riverbera nel bianco e nero scelto per il logo e a cui si contrappone, nei modelli più eccentrici, l’esplosiva audacia dei colori fluo.

Nei modelli è fortemente impresso il background del designer Dong Seon Lee, cresciuto in Corea del Sud negli anni ’90, epoca dei primi fenomeni culturali legati alla musica K-pop (il pop coreano) e ai videogiochi, con l’aggiunta di suggestioni metropolitane che si traducono in colori neon e texture all’avanguardia. Hana Fluo è infatti il primo modello nato dall’estro dello stilista, che ha voluto coniugare un look urbano con l’estetica unisex e fluo.

Il modello Hana Fluo

Infine, il packaging del prodotto vuole dimostrare ancora una volta che la moda può diventare una pratica collettiva potente, capace di diffondere comportamenti virtuosi e consapevoli nella quotidianità. All’interno di ogni scatola di cartone riciclato, spedita con involucro 100% riciclabile, c’è infatti una bomba di semi, da piantare sul terrazzo, in giardino o in un’area spoglia della città, per attirare le api e contribuire alla crescita della biodiversità.

Immagini courtesy @Id-Eight

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