di Laura Galloppo

Humana People to People è tante cose insieme: un modello di business peculiare, una rete di vintage shop riconoscibili, un network di collaborazioni che gli permette una presenza capillare sul territorio, una realtà che ogni anno realizza oltre 1.200 progetti di sviluppo nel mondo, contribuendo a migliorare le condizioni di vita di circa 10 milioni di persone. 

Così mi trovo un po’ in difficoltà nell’affrontare l’universo Humana. Da dove iniziamo?

Probabilmente da quello che ognuno di noi ha visto almeno una volta: gli iconici contenitori gialli, circa 5.000 in tutta Italia, con cui Humana People to People effettua la raccolta di abiti usati. Poi cosa succede?

Sul sito di Humana la filiera è tracciata molto bene, chiunque può capire il percorso di una maglietta che finisce nella raccolta dell’usato, raccolta realizzata a titolo gratuito per le amministrazioni comunali convenzionate. 

L’hub di Pregnana Milanese è il cuore dell’attività di smistamento che svolge Humana; la maggior parte degli abiti raccolti, il 67,5%, può essere riutilizzata come vestiario ed è immessa nelle rete di punti vendita Humana, il 25,5%, è destinato al recupero delle fibre e il restante 7% al recupero energetico.

Se siete stanchi di sentire numeri passiamo all’aspetto più glamour di Humana, ossia i circa 500 negozi solidali in Europa, di cui 12 vintage shop in Italia. 

Le città baciate dai vintage shop Humana sono Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma e, da poche settimane, anche Firenze. Il nuovo negozio fiorentino si trova in centro storico, via delle Belle Donne, al civico 4R. Dagli anni ’60 ai ’90 via libera alla ricerca del capo ben fatto, dal maglione in pura lana al trench iconico e a tutto quello che può accontentare lo stile in maniera etica. 

Tutto negli shop Humana Vintage punta a un’esperienza glamour: l’allestimento, l’arredamento, specchi ben posizionati, vetrine accattivanti e collezioni che si susseguono di stagione in stagione, creando nuovi motivi per fare un salto in boutique.

Il vintage ha perso la connotazione polverosa di un tempo. Oggi è estremamente trendy vestirsi con abiti e accessori retrò, potendo, in questo modo, accontentare le tasche e creando uno stile più particolare e ricercato di quello omologato che il mass market e la fast fashion offrono.  

Dalla raccolta, siamo entrati negli shop Humana Vintage, e ora? Non è finita qui. 

Una caratteristica di Humana People to People che non può passare inosservata è la sua capacità di costruire partnership con tantissimi attori e stakeholder molto variegati tra loro, con l’unico obiettivo di creare un mondo più equo e incentivare l’economia circolare. 

Humana People stringe partnership con aziende, onlus del terzo settore, enti e istituzioni pubbliche e private. Non esiste una partnership impossibile. Non dovrete meravigliarvi, ad esempio, delle 1.000 camicie donate all’artista Kaarina Kaikonnen, esposte a Milano per la mostra Tied Together alla Rotonda di via Besana e presso la Galleria M77 (via Mecenate 77).

Molto forte è il legame con aziende con cui vengono co-progettate attività di responsabilità sociale d’impresa; le iniziative di CSR possono assumere volti diversi: campagne abbigliamento, donazioni in-kind, match giving e volontariato aziendale, cause-related marketing. Quali sono le caratteristiche che li accomunano? Si tratta per lo più di progetti di lungo periodo, si preferiscono progettualità che coinvolgano molti stakeholder, e quelli che permettano una buona comunicazione. Il buon vecchio adagio è ancora valido ‘fai bene e fallo sapere’.

Se vi state chiedendo qual è l’ultima partnership sottoscritta da Humana, per rispondere basta recarsi in uno qualsiasi degli 800 negozi OVS e adocchiare il box della campagna ‘Dona i tuoi abiti usati a Humana’. I clienti OVS possono portare i loro indumenti inutilizzati e donarli, riceveranno in cambio un voucher del valore di 5€ per i futuri acquisti. 

Tenete gli occhi ben aperti perché abbiamo motivo di credere che ritroverete un pezzetto di Humana People to People in giro sempre più spesso, e in ogni dove.

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